Gli italiani stanno scoprendo sempre più il “turismo domestico” anche fuori stagione.
E le strutture ricettive e ristorative si attrezzano per lavorare tutto l’anno. Vediamo come.
Ogni anno al termine dell’estate tutto il sistema Italia – e in particolare il settore Ho.Re.Ca. – traccia il proprio bilancio e a tornare puntualmente d’attualità è il tema della destagionalizzazione turistica. Una definizione molto dibattuta e che non significa affatto convincere la gente ad andare al mare a febbraio o novembre anziché ad agosto. Le stagioni brevi e il poco flusso nei mesi invernali, infatti, spesso non consentono di ammortizzare i costi fissi delle attività e, al contrario, spingono verso l’incremento delle tariffe in alta stagione.
Dunque sempre più istituzioni ed enti locali stanno ripensando l’offerta turistica in funzione di una maggiore affluenza nei mesi “deboli”, valorizzando il patrimonio artistico-culturale, architettonico, enogastronomico e del wellness, cavalcando una tendenza in fortissima ascesa: il cosiddetto “turismo domestico”. Gite durante il weekend, distanze brevi da percorrere in massimo un paio d’ore di auto o treno, due o tre pernottamenti: questo il trend che sta facendo riscoprire agli italiani le bellezze che non avevano mai pensato di avere “dietro casa”.
Anche in presenza di una tettoia, l’utilizzo di stufe o funghi riscaldanti non è sufficiente a proteggere i clienti dalle intemperie e dal freddo invernali: per questo esistono frangivento sicuri ed eleganti come Pareo, che nella versione Up può raggiungere anche i 2,5mt alzandosi ed abbassandosi con un semplice gesto.
I grandi benefici che il turismo domestico e destagionalizzato portano al settore Ho.Re.Ca. stanno spingendo molti esercenti ad attrezzarsi per garantire un’offerta sempre fruibile anche al di là dell’estate. Riuscire a disporre di un outdoor in grado di accogliere i propri clienti anche nei mesi meno caldi dell’anno per valorizzare il panorama (e aumentare gli spazi nel rispetto delle norme sul distanziamento) diventa un upgrade indispensabile. Adottare soluzioni basate sulla trasparenza del tuttovetro, sul comfort e sul design armonizzato con l’ambiente circostante è uno dei primi passi sulla strada che porta verso una stagione turistica che possa durare 12 mesi l’anno.
Niente restituisce al turista la sensazione della vacanza come un bel pranzo o cena all’esterno, anche in inverno. Le vetrate panoramiche Visio e le coperture Nubes mantengono il romanticismo dell’outdoor ma con il comfort e la protezione dell’indoor, isolando il dehor dal clima ostile, rumori molesti o smog e facendo guadagnare posti a sedere all’esercente.
Ampliare gli orizzonti di mercato, dunque, è l’indirizzo prioritario per gli operatori economici dei vari territori nei settori ristorazione, ricettività, intrattenimento e tutto ciò che possa costituire un’offerta integrata alla base di una destagionalizzazione che va programmata – e promossa – proprio sfruttando i grandi flussi estivi.
Per questo si assiste ad una sempre maggiore sinergia tra pubblico e privato anche grazie alle numerose detrazioni fiscali per la ristrutturazione edilizia o l’efficientamento energetico e alle soluzioni di edilizia libera che non modificano le destinazioni d’uso degli spazi.
Un percorso forse partito in ritardo ma che nel breve medio termine potrebbe portare ad avere destinazioni turistiche sempre più complete e in grado di ambire a una crescita costante e duratura.